Fin dai primi anni del ‘900 donne facoltose e artisti amavano sfoggiare leopardi ed animali esotici al guinzaglio, come Phyllis Gordon, Salvador Dalì o come la Marchesa Luisa Casati Stampa, che girava per Venezia con un Ghepardo che sfoggiava un collare tempestato di diamanti.
Inutile dire che l’arrivo in Italia del Gatto Bengala, circa vent’anni fa, ha rispolverato in molti personaggi eccentrici il desiderio di avere un mini leopardo in casa o con cui accompagnarsi tra le vie della movida…
Il gatto Bengala è in realtà un ibrido, incrocio tra un gatto domestico ed un leopardo di piccole dimensioni che vive in asia.
Gli esemplari maschi nati dall'ibridazione sono sterili per diverse generazioni. È quindi necessario utilizzare gatti maschi domestici per queste prime generazioni. questa razza è stata riconosciuta nel 1983.
I gatti domestici utilizzati per creare il gatto bengala furono il Mau egiziano, ma nel tempo anche altre razze di gatti domestici sono state utilizzate per creare il Bengala, in particolare il Burmese, il Siamese, e l'Abissino.
Negli ultimi anni, data la richiesta, il Bengala è stato vittima di un fenomeno modaiolo che ha comportato un'importante produzione da parte di allevatori di diversa competenza, e ovviamente anche un crescendo di pseudo allevatori che hanno immesso nel mercato esemplari con enormi problemi genetici e di qualità.
Il gatto Bengala è un ibrido, pertanto mettere in piedi un programma di selezione è una cosa delicata che richiede molta competenza e
Questa moda del leopardo quindi, ha scatenato un vero e proprio caos nel mercato e chi cerca un esemplare puro e privo di tare genetiche non sa dove rivolgersi.
Per poter dar e una risposta ai nostri lettori, considerando che molti personaggi del mondo dello spettacolo, dell’arte e del calcio hanno un mini leopardo in casa, abbiamo cercato di capire dove loro si rivolgano per avere un gatto Bengala, visto che in quanto vip non hanno problemi nel trovare i migliori allevamenti del paese.
Siamo risaliti pertanto all’allevamento amatoriale Khoomfay, che ha una sede in veneto ma attualmente si trova in Abruzzo, all’interno di una zona naturalistica lungo la meravigliosa costa teramana.
Da loro si rivolgono persone comuni ma anche famosi designer, attori, cantautori, cantanti e calciatori che per avere un loro cucciolo sono disposti a mettersi in fila in una lista di attesa. Perché qui non si sfruttano gli animali e non si fa produzione intensiva di esemplari, ma si segue un rigoroso programma di selezione della razza che “sforna” pochi cuccioli all’anno; pochi ma straordinari.
Vent’anni di esperienza nella selezione della razza, vent’anni di collaborazione con diversi centri del sud est asiatico che si occupano della tutela del leopardo asiatico, vent’anni di esemplari a dir poco spettacolari, e tanta tanta natura…
In questo lungo viaggio nella scoperta di questa razza meravigliosa, ci siamo resi conto che selezionare la razza non è un lavoro semplice. In questo caso, dato che si parla di ibridi, oltre che un’immensa esperienza, serve anche molta conoscenza del leopardo asiatico.
Abbiamo conosciuto dei selezionatori o allevatori straordinari che hanno dedicato la loro vita al gatto bengala, ed è ormai chiaro il motivo per cui a loro si rivolgono i personaggi famosi
Uno tra tanti, il calciatore della Sampdoria Lorenzo Tonelli, che sulla sua pagina Instagram sfoggia una dei suoi due bellissimi esemplari di Gatto Bengala Khoomfay.
FONTE: https://www.informazione.it/c/D872CB68-E552-4A12-9447-82FC4E5FD810/Il-Gatto-Bengala-che-piace-ai-Vip
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