Quello del Gatto Bengala, sta diventando un vero e proprio cult. Ad ottenere questi manti davvero fuori dal comune, sono una famiglia di artisti che da vent'anni ne selezionano la razza. Li conoscono così bene che fondono le linee genetiche come fossero tubetti di colore che spremuti assieme ottengono delle vere e proprie opere d'arte viventi...Tutti pazzi per il gatto bengala.E’ un felino affascinante ed esclusivo, e sempre più persone vorrebbero averne un esemplare sdraiato sul tappeto di casa. Si chiama Gatto Bengala, ed oramai nel nostro immaginario è diventato un vero cult.Tutto si deve a coloro che si occupano di selezionare questa razza e di ottenere manti sempre più appariscenti ed unici.Qui in Italia si contano sulle dita delle mani, a fronte di un numero invece abbastanza numeroso di coloro che si fanno la cucciolata in casa per arrotondare ma a cui manca la sufficiente esperienza per poter parlare di selezione genetica.Selezionare il Gatto Bengala è un’altra storia; si tratta infatti di un gatto ibrido, che nonostante sia dolcissimo e molto affettuoso a livello caratteriale, conserva pur sempre un filo di sangue del suo progenitore: il leopardo asiatico, detto Prionailurus Bengalensis.Ad occuparsi di questa meravigliosa magia, sono Alba e Maurizio, storici allevatori della linea Khoomfay, che per occuparsi dei loro amati gatti, hanno rinunciato alla comodità della vita di città per trasferirsi nel bel mezzo di una riserva naturalistica nella Baia delle rose in Abruzzo; e con grande dedizione, fanno selezione della razza ottenendo dei veri e propri piccoli miracoli.Non si tratta soltanto di lavorare sulla bellezza estetica del manto, ma anche sull’indole e sulla dolcezza del carattere del gatto bengala.I loro gatti hanno tutti un nome, una storia, e delle caratteristiche che i due allevatori conoscono a perfezione; questi soggetti sono stati tutti super selezionati per la linea, la bellezza, anche per la loro dolcezza; e nel caso delle mamme, per la loro attitudine alla maternità.Le mamme leopardate, partoriscono nel tepore del fieno in mezzo alla natura, e Maurizio ed Albachiara sono sempre presenti, perché altrimenti le fattrici senza di loro non si rilassano: quando è ora li chiamano, ed aspettano fino a che uno di loro sarà presente; solo allora le mamme si lasciano andare nel loro lungo e meraviglioso percorso verso la vita: il miracolo della nascita dei piccoli gattini.Quando si dice che all'allevamento amatoriale Khoomfay "tutto nasce per amore” ( il loro slogan) è proprio vero.Ad innamorarsi di questa splendida razza ibrida è stata Albachiara, riconosciuta artista pittrice, che vent’anni fa, in un viaggio di lavoro nel sud est asiatico. Si stava occupando di alcuni preziosi affreschi all’interno di un antica chiesetta stile bizantino sita nel bel mezzo di un bosco, quando vide quella magnifica creatura: era un esemplare femmina di prionailurus bengalensis, il leopardo progenitore del gatto bengala; ne rimase folgorata.Era così bella ed affascinante, che con il riflezzo della luce che filtrava da una finestra, sembrava fosse cosparsa di polvere di stelle ( così racconta l’artista). Il manto di questi gatti infatti, ha la particolarità di avere le punte del pelo trasparenti che creano un effetto visivo glitter.Infatti Il nome Khoomfay ha un significato particolare e deriva dalla lingua di un antica tribù guerriera cinese. Significa “Fata del cielo e delle stelle” ed è stato coniato proprio in memoria di questo incontro dell’artista con la leopardina Eva.Fu un amore a prima vista, che Albachiara ha poi condiviso con il suo compagno fotografo Maurizio e i loro figli.Dal loro lavoro sono usciti esemplari che hanno impreziosito i salotti di vip e artisti, di famiglie con bambini a stilisti famosi come Stefano Gabbana.Il GATTO BENGALA 2.0 dall'aspetto sempre più wildConoscono così bene la razza e le caratteristiche di ogni provenienza a livello mondiale, che fondono le linee genetiche come fossero tubetti di colore che mischiati assieme ottengono delle vere e proprie opere d'arte viventi... I gatti Khoomfay sono ormai leggenda, e c'è chi parla addirittura di un film...I nuovi esemplari di oggi della linea Khoomfay, sono sempre più vicini alla bellezza del leopardo, con rosette sempre più grandi e contrastate, e la ciliegina sulla torta è la colorazione del manto che non è più soltanto a tre colori, ma si è aggiunta una nuova sfumatura in un quartocolore.Il gatto bengala 2.0 quindi, arriva proprio dal Khoomfay, ed ha un manto ancora più spettacolare: le rosette infatti non sono più soltanto dorate con il bordo nero, ma si arricchiscono con un colore rosso focato che rende i nuovi esemplari davvero straordinari.Ci raccontano, “- Dopo tanti tentativi e ricerche, siamo riusciti ad identificare le linee giuste per ottenere alcune caratteristiche che cercavamo da anni e che rendono il gatto bengala sempre più bello.-Fare selezione non significa prendere una coppia di gatti bengala a buon mercato e fare le cucciolate in casa, ma dedicarsi anima e corpo sacrificando le vacanze, i fine settimana, rinunciando alle comodità della città per abbandonarsi ad una vita in simbiosi con questi straordinari animali…E da come ci raccontano questi autentici ed esperti allevatori che hanno dedicato la vita al gatto bengala, i risultati ottenuti con il gatto bengala 2.0, sono davvero eccezionali e fanno venire la voglia a tutti di avere un esemplare di questo magnifico felino sul divano di casa.Questa pittoresca famiglia di artisti amanti della natura, sono impegnati anche con un’associazione che si occupa della tutela e difesa dei piccoli felini selvatici, come Eva, che vengono utilizzati ancora oggi per la loro pelliccia.Quando vedrete quindi un gatto bengala, ricordatevi che questa bellissima razza non nasce dal nulla, ma è frutto di un lavoro certosino e della passione di persone straordinarie come Albachiara e Maurizio, che in vent’anni di dedizione e amore, hanno creato delle vere meraviglie della natura sempre più belle ed oggi con una colorazione ancora più spettacolare, che noi abbiamo volutamente chiamato il Gatto Bengala 2.0.
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